Franco Piazza classe 1967 concentra il suo interesse artistico sulle potenzialità dell’illusione ottica e l’impressione plastica del movimento. L’artista prende l’avvio dall'astrattismo geometrico suggerendo con le sue indagini teoriche ricerche puramente retiniche sul movimento.  È un'arte essenzialmente grafica, ispirandosi a Calder,  basata su una rigorosa definizione del metodo operativo, attraverso linee collocate in griglie modulari e strutturali diverse, effetti che inducono uno stato di instabilità percettiva con l'intento di sbalordire lo spettatore, esaltando effetti di illusioni ottiche. Sono opere in cui non c’è posto per il cuore, ma per la retina. I bruschi contrasti in bianco e nero, l'insostenibile vibrazione dei colori complementari, il baluginante intreccio di linee e strutture permutate perpendicolarmente dalla più chiara alla più scura, sono tutti elementi il cui compito non è più quello di immergere l'osservatore in una dolce e monotona contemplazione, ma di stimolarlo e il suo occhio con lui, ad una bellezza pura e universale, impersonale se non addirittura codificabile.

MOSTRE

MOSTRE PERSONALI

2024
Personale / Galleria Roversi - Forte dei Marmi, Italia

2023
Personale / Galleria Mies va de Rohe – Belino, Germania

2022
Personale / Daadgalerie – Berlino, Germania

2021
Personale / Galleria Marotti - Brescia, Italia

2019
Personale / Galleria Papini - Milano, Italia


 

segue …^^.

MOSTRE COLLETTIVE

2024
Franco Piazza / Artgenéve - Ginevra, Svizzera

2023
Franco Piazza / Palais des Beaux-Arts - Bruxelles, Belgio

2022
Franco Piazza / ARCO - Madrid, Spagna

2022
Franco Piazza / Art Fair 2022 - Istanbul, Turchia

2019
Franco Piazza / Arte Fiera 2019 - Bologna, Italia


 

segue…^^

OPERE
Linea forma e illusione I 2023
Linea forma e illusione II 2023
Linea forma e illusione III 2023
Linea Forma e illusione IV 2023
Linea Forma e Illusione V 2023

CRITICA


FRANCO PIAZZA | « Franco Piazza. Cinetica dell'intelletto » Galleria Roversi I Forte dei Marmi

Uno sguardo alle forme espresse da Piazza, dà una visione più ampia di un arte che ha sviluppato un intero universo delle possibilità percettive, ossia l’occhio quale organo attivo che ci garantisce il prolungamento della conoscenza. Ci lasciamo alle spalle il tradizionale sguardo estetico. L’approccio mira ad un’esperienza sui limiti della percezione che va chiaramente al di là dello scorgere, che sovraccarica i risultati degli organi visivi umani in effetti di contrasto, di alone, di evocazioni di movimento nello spazio, di simultaneità alle immagini in bianco e nero che impediscono un adattamento dell’occhio e s’inseriscono tra il vedere e capire. Essa ci fa guardare cose che non sono nemmeno lì e fornisce in tal modo una ‘critica della coscienza’ dal pensiero sugli oggetti al pensiero negli spazi …^^.

Catalogo MG Arte 2024 I Galleria Roversi Forte dei Marmi