MARZIA PANETTA classe 1993 Artista ecologista. Le su opere affrontano temi come la necessità di una maggiore consapevolezza ambientale, che ci ricorda che ogni scelta che compiamo ha conseguenze catastrofiche per l'ambiente generando una riflessione profonda sulla relazione umana con l'ambiente. La storia del futuro declino della natura, delle architetture che ci circondano, di catastrofi e scenari di tracollo immaginati, pronosticati e anticipati illustrano le conseguenze del futuro, come anche la preoccupazione di fronte alla minaccia di una guerra nucleare che potrebbe rendere inabitabili ampie regioni del mondo. Mettere in immagine fatti crudi dell'emergenza e contestualizzare preoccupazioni del momento. Fonte di ispirazione sono i celebri quadri La Tempesta di Giorgione e le nuvole elegiache di John Constable di rappresentazioni che ritraggono il "delizioso terrore" provato di fronte alle manifestazioni estreme della natura,  al cospetto di una natura terribile che non ha più nulla di delizioso se violata dalla azioni sconsiderate della società.

MOSTRE

MOSTRE PERSONALI

2023
Personale / Galleria Roversi - Forte dei Marmi, Italia

2021
Personale / Galleria Rah - Amburgo, Germania

2019
Personale / Galleria Mougine - Parigi, Francia

2019
Personale / Galleria Nicolosi - Torino, Italia

2018
Personale / Galleria H3 - Stoccolma, Svezia

 

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MOSTRE COLLETTIVE

2023
Marzia Panetta / Hamshin - Osaka, Giappone

2022
Marzia Panetta / Galleria Forum - Verona, Italia

2022
Marzia Panetta / Arte Fiera 2022 - Genova, Italia

2020
Marzia Panetta / Arte Fiera 2020 - Lucca, Italia

2019
Marzia Panetta / Art Fair 2019 - Parma, Italia                                                                                                                       


 

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OPERE
Onda d'urto 2023
Lampo di distruzione 2023
L'inquietudine della natura 2022
Umanità inconsapevole 2022
Desolazione urbana 2023

CRITICA


MARZIA PANETTA | « Marzia Panetta. Natura inascoltata » Galleria Roversi I Forte dei Marmi

In un editoriale di quindici anni fa, Bill McKibben, sosteneva che ciò di cui il nostro surriscaldato pianeta aveva bisogno era l’arte: riteneva che solo essa sarebbe stata in grado di dare espressione alla più grave crisi mai vissuta dalla specie umana. E in questo allarmismo, che l’artista Marzia Panetta pone la sua arte, incentrata sulla cupezza e senso di impotenza alla terribilità soverchiante della natura violata. La sua idea è quella di offrire è una rappresentazione visiva dell’emergenza che stiamo vivendo, con lo scopo di creare una nuova narrativa e una nuova cultura dei cambiamenti climatici, che non è difesa o amore per la natura, ma semplicemente “ indignazione e rabbia “. La sua rappresentazione cruda e grigia dell’umanità è infatti un’aspra critica alla società del consumismo e capitalismo estremo e allo sfruttamento degli esseri viventi e di tutte le risorse naturali …...^^.

Catalogo Marescotti arte, Milano 2022 I Galleria Roversi Forte dei Marmi